Agritech, con le analisi di PIGNOLETTO risparmi e benefici ambientali
PIGNOLETTO, progetto a cui Aermatica3D ha partecipato, ha concluso le sue attività il 30 novembre 2022, mettendo a punto i diversi strumenti di rilevazione e la piattaforma informatica necessaria per elaborare i dati raccolti. Le analisi del progetto hanno dato esito positivo in quanto a risparmi e benefici ambientali. PIGNOLETTO ora si propone come base di un HUB tecnologico, con proiezione internazionale, nel campo dello sviluppo e dell’utilizzo di sistemi di monitoraggio del territorio mediante dispositivi di rilevamento prossimale o remoto.
Un mix di sensori diversi, i cui dati vengono raccolti in una piattaforma informatica per ‘tracciare’ in modo più veloce ed economico l’esatta composizione dei terreni agricoli, permettendo di risparmiare acqua e concime.
È questa la soluzione per abilitare a tutti gli effetti l’agricoltura di precisione sul territorio lombardo messa a punto da PIGNOLETTO, uno dei 33 progetti vincitori del bando Call Hub Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia coordinato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN supportato da ben cinque Dipartimenti dell’Università degli Studi di Milano Bicocca (Scienze Ambientali, Fisica, Informatica, Scienza dei materiali, Biotecnologie), e in collaborazione con Aermatica3D per il settore aerospaziale e le soluzioni con droni per i rilievi insieme a numerose altre aziende leader che operano nel settore della sensoristica e nell’agroambientale. Un progetto concluso con successo e molti risultati interessanti.
“Troppo spesso oggi un terreno viene trattato come se fosse omogeneo”, spiega il Professor Comolli, referente del progetto e professore associato di pedologia al dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra della Bicocca. “Obiettivo di PIGNOLETTO era mettere a punto un sistema di raccolta e validazione dati per permettere di conoscere con grande precisione – parliamo di un livello di dettaglio nell’ordine dei metri – la composizione fisica e chimica dei suoli. Con evidenti vantaggi”.
Oggi analisi di questo tipo sono di fatto fuori dalla portata degli agricoltori: per ‘mappare’ a grande dettaglio alcuni ettari sarebbero necessari centinaia di campionamenti, con tempi lunghissimi per avere risultati e costi assolutamente proibitivi.
L’innovazione
Il progetto PIGNOLETTO combina insieme diverse forme di rilevazione: misure elettromagnetiche e geoelettriche di campo tramite sensori montati su quad, misure ottenute da sensori montati su droni (radiazioni ionizzanti di tipo gamma, iperspettrali ottici, multispettrali termici), informazioni satellitari (PRISMA e Copernicus) e indagini di prossimità.
Dati diversi, che una volta elaborati, trasformati in mappe delle caratteristiche del suolo e infine caricati sulla piattaforma creata da PIGNOLETTO restituiscono agli agricoltori una fotografia ricca e articolata della composizione fisica e chimica dei terreni.
I vantaggi
Conoscere le caratteristiche del suolo, così come conoscere la conducibilità idraulica e avere un quadro delle sostanze nutritive presenti permette ad agli agricoltori di dosare l’acqua e i concimi a seconda della reale composizione del terreno, e dunque di risparmiare in termini di costi.
I benefici sono soprattutto ambientali per il minor utilizzo di prodotti chimici e della risorsa idrica, sempre più preziosa vista anche l’incombente siccità prevista per questa estate.
Le analisi di PIGNOLETTO rendono finalmente concreto l’approccio all’agricoltura del futuro: un’agricoltura di precisione. A oggi, infatti, solo pochissime società in Italia forniscono mappe accurate dei terreni: ma a differenza di PIGNOLETTO queste si basano tutte su un solo tipo di sensori, dunque con un diverso grado di affidabilità.
Per saperne di più, visita il sito del progetto PIGNOLETTO