Intervista a Roberto Buoli: Come l’Uso dei Droni di Aermatica3D Rivoluziona la Lotta Biologica in Agricoltura

Aermatica3D D-Box, kit di distribuzione capsule
Lug 22 2024

Intervista a Roberto Buoli: Come l’Uso dei Droni di Aermatica3D Rivoluziona la Lotta Biologica in Agricoltura

Insieme a Roberto Remagni Buoli, dell’azienda Buoli Attilio di Remagni Silvio e C s.n.c., azienda che da quasi ottant’anni fa contoterzismo nel settore agricolo, abbiamo parlato di droni e lotta biologica al ragnetto rosso del pomodoro e piralide del mais.
Aermatica3D: Puoi raccontarci un po’ di te e di come hai conosciuto Aermatica3D?
Roberto Remagni Buoli: Siamo un’azienda che fa contoterzismo in agricoltura. Per dieci anni abbiamo offerto trattamenti su mais utilizzando il trampolo. Nel 2016, stanchi di stare a contatto con l’insetticida, abbiamo deciso di smettere. Alla fiera agricola di Verona di febbraio 2016 abbiamo visto un drone che offriva trattamenti contro la piralide con trichogramma e abbiamo deciso di provare sui nostri appezzamenti. Dopo due anni di ottimi risultati, abbiamo conseguito gli attestati necessari per utilizzare un drone. Nel 2018, Marco Zambelli, agronomo CAI- Consorzi Agrari D’Italia, ci ha consigliato l’acquisto del drone di Aermatica3D. Il General Manager di Aermatica3D, Ing. Paolo Marras, ci ha fatto una dimostrazione del prodotto DJI Matrice 100 con il kit di distribuzione capsule D-Box e ci siamo innamorati subito, un sistema molto preciso, intuitivo e semplice da usare. Da lì è iniziato tutto. Nel 2024, siamo passati a un DJI Matrice 350 con integrazione dei Kit per l’agricoltura di Aermatica3D.
Aermatica3D: Da quanto tempo lavori nel settore dei droni e come sei arrivato a specializzarti nei servizi per l’agricoltura?
Roberto Remagni Buoli: Lavoro nel settore dei droni dal 2018. La specializzazione nei servizi per l’agricoltura è nata dall’esigenza di trovare soluzioni più efficaci e sostenibili rispetto ai metodi tradizionali.
Aermatica3D: Quali sono i principali benefici dell’uso dei droni nella lotta biologica rispetto ai metodi tradizionali?
Roberto Remagni Buoli: I principali benefici sono il rispetto per l’ambiente e l’assenza di calpestio del terreno, garantendo una maggiore sostenibilità per l’operatore e l’ecosistema.
Aermatica3D: Puoi descrivere come avviene il rilascio di Trichogramma brassicae tramite droni per il controllo della piralide del mais?
Roberto Remagni Buoli: Il rilascio del Trichogramma è molto semplice con l’app di Aermatica3D. Si arriva in campo, si definiscono i confini insieme all’agricoltore, si inseriscono i parametri di lavoro, si riempie il contenitore ed il drone fa tutto il resto in modo autonomo.
Aermatica3D: Quali tecnologie e attrezzature specifiche utilizzi per questo tipo di lavoro?
Roberto Remagni Buoli: Utilizziamo l’M350 per la sua maggiore autonomia delle batterie e capacità. L’App di Aermatica3D, insieme al distributore, garantisce un lavoro preciso con report georeferenziati. Inoltre, stiamo usando il K-Kit per i rilasci di fitoseidi.
Aermatica3D: In termini di costi, come si confronta l’uso dei droni per la lotta biologica rispetto ai metodi manuali o chimici?
Roberto Remagni Buoli: L’uso dei droni è competitivo in termini di costi, soprattutto considerando la riduzione del calpestio e l’efficacia del rilascio di agenti biologici senza l’uso di prodotti chimici.
Aermatica3D: Quanto tempo si risparmia utilizzando droni per il rilascio di agenti biologici come il Trichogramma brassicae rispetto ai metodi tradizionali?
Roberto Remagni Buoli: Con l’M100 riuscivo a coprire 100 ettari in una giornata, mentre con l’M350, grazie alla maggiore autonomia e capacità, arriviamo senza problemi a 150 ettari al giorno. Abbiamo risparmiato circa il 30% sui costi rispetto ai metodi manuali.
Aermatica3D: Quali feedback hai ricevuto dai tuoi clienti sull’efficacia della lotta biologica effettuata con droni?
Roberto Remagni Buoli: I feedback sono stati molto positivi. I clienti apprezzano la precisione e l’efficacia del rilascio degli agenti biologici tramite droni, oltre ai benefici ambientali.
Aermatica3D: Puoi condividere alcuni risultati o storie di successo che dimostrano l’efficacia di questa tecnologia?
Roberto Remagni Buoli: Un esempio significativo è stato il successo nel controllo della piralide del mais su vaste aree, dove abbiamo ridotto drasticamente l’infestazione grazie al rilascio preciso e uniforme del Trichogramma brassicae.
Aermatica3D: Quali sono le principali sfide che hai incontrato nell’utilizzo dei droni per la lotta biologica?
Roberto Remagni Buoli: Le principali sfide sono state legate alla formazione e alla gestione delle attrezzature. Tuttavia, con l’esperienza e il supporto di Aermatica3D, siamo riusciti a superarle efficacemente.
Aermatica3D: Come vedi il futuro dell’uso dei droni in agricoltura, in particolare per la lotta biologica contro parassiti come il ragnetto rosso del pomodoro e la piralide del mais?
Roberto Remagni Buoli: Il futuro dell’uso dei droni in agricoltura è molto promettente. La tecnologia continuerà a evolversi, offrendo soluzioni sempre più efficienti e sostenibili per la lotta biologica e altre applicazioni agricole. Consiglio a tutti di investire nella formazione e di collaborare con aziende specializzate come Aermatica3D per sfruttare al meglio le potenzialità dei droni. Questa tecnologia rappresenta il futuro dell’agricoltura sostenibile.

Aermatica3D: Grazie mille, Roberto, per il tuo tempo e per aver condiviso la tua esperienza. Siamo entusiasti di vedere come l’uso dei droni possa continuare a rivoluzionare l’agricoltura e migliorare la sostenibilità delle coltivazioni.

Per maggiori informazioni scriveteci a info@aermatica.com
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