Aermatica3D e Innovazione: L’impollinazione assistita con drone
L’innovazione è la chiave per far fronte alle sfide del nostro tempo. La crescente domanda di cibo e il cambiamento climatico richiedono nuove soluzioni per garantire la sostenibilità dell’agricoltura e la produzione di alimenti. Una delle innovazioni più promettenti in agricoltura è l’impollinazione assistita con drone, che può migliorare la resa degli oliveti in Italia e rispondere alla crescente domanda di olio d’oliva di alta qualità.
L’importanza dell’impollinazione per gli oliveti
L’olivo è una pianta dioica, il che significa che ha fiori maschili e femminili su piante separate. La fecondazione avviene quando il polline prodotto dai fiori maschili viene trasportato dai venti o dagli insetti alle femmine. L’impollinazione è un processo essenziale per la produzione di frutti e semi di alta qualità. Inoltre, è importante per la conservazione della biodiversità, poiché promuove la diversità genetica delle piante.
Tuttavia, la quantità e la qualità dell’impollinazione possono essere influenzate da diversi fattori, tra cui il clima, la presenza di insetti impollinatori e la qualità del terreno. Inoltre, l’uso di pesticidi e la distruzione degli habitat naturali degli insetti impollinatori possono ridurre la popolazione di questi ultimi, portando a una riduzione dell’impollinazione naturale.
L’impollinazione assistita con drone
L’impollinazione assistita con drone è una soluzione innovativa che utilizza droni per trasportare il polline dai fiori maschili ai fiori femminili. Questo metodo può essere utilizzato per aumentare la quantità e la qualità dell’impollinazione negli oliveti, migliorando la resa e la qualità dell’olio d’oliva.
I droni utilizzati per l’impollinazione assistita sono attrezzati con un dispositivo che distribuisce il polline sui fiori femminili. Il polline utilizzato è stato precedentemente raccolto dai fiori maschili e conservato in frigorifero fino al momento dell’utilizzo. In questo modo, è possibile garantire la qualità del polline e aumentare le probabilità di fecondazione.
Vantaggi dell’impollinazione assistita con drone
L’impollinazione assistita con drone presenta diversi vantaggi rispetto all’impollinazione naturale. In primo luogo, i droni possono raggiungere aree difficili da raggiungere per gli insetti impollinatori, come le cime degli alberi o le zone remote degli oliveti. In secondo luogo, l’impollinazione assistita può essere programmata per il momento migliore, garantendo che la fecondazione avvenga quando le condizioni sono ottimali. Infine, l’impollinazione assistita può essere utilizzata anche in caso di riduzione della popolazione degli insetti impollinatori, come ad esempio a causa dell’uso di pesticidi o della distruzione degli habitat naturali.
Lo scorso anno, Aermatica3D si è unita al Gruppo Operativo Olimpolli Montagnani (finanziato con la misura 16 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana) insieme al CAICT SRL Centro Assistenza Imprese Coldiretti Toscana, al CNR IBE Istituto per la BioEconomia, al Dipartimento di Scienze Della Vita (DSV) dell’Università di Siena, al Center for Generative Communication dell’Università di Firenze e diverse imprese agricole, hanno lavorato insieme per risolvere il problema della scarsa impollinazione dell’olivo, che condiziona la produttività complessiva degli oliveti, verificando dal punto di vista pratico l’effetto della dispersione di polline sull’allegagione e sulla redditività per ettaro.
Il Gruppo Operativo, infatti, si era proposto di innalzare la produttività degli oliveti senza alcuna modifica negli assetti aziendali semplicemente con l’apporto controllato, al momento identificato come ideale, del miglior polline per la varietà di interesse.
Gli aspetti innovativi
L’innovazione principale consiste nella distribuzione del polline sulle piante da effettuare mediante drone nel momento di migliore ricettività per lo stigma. La tecnica, mai applicata in precedenza su impianti di olivo, prende spunto da alcune prove effettuate su altre specie legnose.
Un’ulteriore innovazione consiste nella verifica dei vari aspetti legati alla distribuzione del polline in olivicoltura, che comporterà il coinvolgimento non solo delle aziende agricole ma anche di alcune aziende italiane produttrici di macchinari. Si valuta che le ricadute sul settore primario siano importanti perché si prevede un innalzamento dell’allegagione e della conseguente produttività stimabile intorno al 20-25%.
La replicabilità
Questa tecnica può interessare tutti gli impianti toscani, anche quelli tradizionali, senza alcuna variazione significativa nell’assetto aziendale, non richiedendo interventi gravosi per le aziende agricole. Il progetto intende quindi mettere in funzione e testare, all’interno di alcune aziende modello, il sistema per controllare la fioritura, distribuire il polline sui fiori, verificare l’allegagione e l’andamento della produzione estiva e quella a raccolta, analizzare i costi/benefici di tale pratica.
I risultati
La ricerca ha portato ad una messa in opera di un sistema di impollinazione assistita valutabile tecnicamente e stimabile economicamente, un aumento della produttività degli oliveti tradizionali, una messa a punto di una rete di trasmissione dell’innovazione di scala regionale e
La valutazione positiva dell’uso del drone in olivicoltura come strumento per la dispersione del polline ma potenzialmente anche per altri fini agronomici collegati all’agricoltura di precisione.
L’impollinazione assistita potrebbe essere una soluzione per i tuoi oliveti?